Come tanti, anche io, mi sto misurando con l’AI (intelligenza artificiale). In questo momento storico è essenziale farlo. Prima di tutto per capire a che punto siamo arrivati e poi per sapere quando saremo sostituiti da un computer da un software. Si perché il punto è proprio questo, chi pensa che il proprio lavoro sia insostituibile, sbaglia di grosso.
Ogni giorno mi metto li e cerco di capire. La cosa straordinaria è la velocità con la quale il tutto si stia sviluppando. Ogni giorno esce furi qualcosa che, fino al giorno prima, non esisteva. Chi disattende, resterà indietro.
Intanto vediamo, proprio grazie all’AI (l’ho chiesto proprio a lei in persona), quali sono le professioni che potrebbero essere sostituite:
Anche l’intelligenza artificiale ci vede con lo stereotipo dell’italiano vestito come negli anni 60, con la valigia da emigrante.
Mentre nella prima immagine generata prevalgono i colori, la modernità e l’allegria, nella seconda, niente di tutto questo. Forse c’è da lavorarci ancora un pò su affinché, anche l’AI, non ci “inquadri” con le solite 3 parole: “Pizza, mandolino e mafia”.